Il Metodo Metakoinè

Mi occupo da sempre di creatività pubblicitaria di copywriting e di comunicazione e mi sono confrontata in questi anni con l'evoluzione della lingua e dei linguaggi: aziendale, scientifico, mediatico, giornalistico.
L'idea di Metakoinè mi è nata da una riflessione maturata proprio nell'ambito della mia attività, in cui sempre più spesso, in ogni settore del mercato, in ogni mondo professionale riscontravo una problematica trasversale a tutti: il ragionare e operare per compartimenti stagni.
Non solo i linguaggi ma anche le attitudini mentali di ciascun mondo diventano talmente settoriali e specialistiche da non permettere una reale comprensione tra le parti e tavolta entrano in conflitto.
Quali sono i fattori che intervengono nella comunicazione e che ne determinano l'efficacia? La comprensione e`soltanto un problema di corretto uso delle parole o presuppone l'interazione di altri fattori sensoriali, culturali, emozionali, professionali?
Come tradurre, senza tradire, i contenuti dei linguaggi tecnici, scientifici e professionali in una modalita` che ne renda possibile la comprensione ai non addetti ai lavori?
Questi interrogativi mi hanno portato ad approfondire, attraverso un Master in Coaching, altre discipline nell'ambito della psicologia relazionale; e mi sono sempre più convinta che se il nostro cervello pensa e opera in modo sistemico, ovvero attraverso collegamenti sinapsi associazioni tra parti diverse del cervello, allo stesso modo il nostro modo di comunicare e di risolvere i problemi dovrebbe essere altrettanto sistemico, cioè utilizzare il più ampio numero di funzioni, strategie e tecniche per esprimere in modo chiaro e senza rischio di ambiguità quello che è il contenuto del nostro messaggio oppure per trovare la soluzione ad uno specifico problema.

Ecco in sintesi il metodo Metakoinè: ovvero una grande cassetta degli attrezzi che ci fornisca libertà di scegliere tra tante tecniche e strumenti quello più adatto al problema.
Quali? Creatività, come prima risorsa da mettere in gioco nel problem solving, gioco come approccio positivo e ludico, coaching e pnl come strategie di motivazione e focalizzazione agli obiettivi, programmazione all'azione attraverso tecniche di sviluppo "sensoriale" , con colori, profumi, e ancoraggi tattili, uso di realtà virtuale e molto altro. Tutto questo con il supporto di una psicoterapeuta garantisce l'approccio professionale e protetto in ogni passaggio del percorso.

Monica Brondi